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Castrignano de Greci : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLecce.

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Comune di Castrignano de Greci

Castrignano de Greci turismo:

CASTRIGNANO DEI GRECI (4.045 abitanti) è un pittoresco comune della provincia di Lecce e fa parte dell’”isola” ellenofona della Grecia Salentina, ove ancora si parla il “Griko”. Ha un altitudine sul livello del mare (m s.l.m.) variante tra una minima di 75 metri ad una massima di 90 metri, dista 27 km da Lecce, confina con: Martano, Carpignano Salentino, Cannole, Bagnolo del Salento, Cursi, Melpignano e Corigliano d’Otranto.
Le origini di Castrignano si perdono nella leggenda, c’è chi lo vorrebbe fondato dai Candioti di Minoe (Minosse), o dagli ateniesi, cretesi seguaci di Iapige, altri ancora sostengono che la sua etimologia possa derivare da “Castrinus” (nome di un probabilecenturione romano) o dal termine latino “Castrum” (accampamento), ed infine vi è chi lo collegherebbe al “Kastron” bizantino,ad ulteriore conferma del suo strettissimo legame con l’Ellade.
Il feudo di Castrignano nel medioevo appartenne alla contea di Lecce, sin da quando il normanno Tandredi (conte di Leccee poi re di Sicilia) nel 1190 lo donò a Pietro Indrimi, suo valoroso condottiero. Tra i feudatari che si avvicendarono a Castrignano,ricordiamo Filippo Prato che lo acquistò da Porzia Tolomei e Alfonso Guevara, successivamente terre e castello furono compratie rivenduti più volte. Nel 1591 il capitano Mario Pagani da Oria, l’acquistò dal barone di Acaja, nel 1610. Ettore Bravda lo vendette a Fabrizio Guarini e nel settembre del 1646 Giuseppe Marchese principe di Montemarano e S. Vito a Gerolamo Maresgallo che eracreditore di Francesco Antonio Prato, ne furono proprietari poi, nel 1679 Raimondo Prototico di Otranto ed infine la famiglia Gualtiericol titolo baronale fino ai provvedimenti legislativi delle “Leggi eversive delle feudalità” (1806-1808) Nicola Gualtieri fece demolire la parte superiore dell’antico torrione che “minacciava rovina” ed edificò un palazzo.
Castrignano dei Greci ha conservato il rito religioso greco fino al 1614, anno di morte di Don Menelao Pensa, i cui successori furono tutti di rito latino. E’ interessante tuttavia notare che anche quando fu adottato in maniera definitiva il ritodella Chiesa di Roma, la parrocchia locale, che era greca, fu retta per volere del popolo da sacerdoti greci.
Sappiamo da fonti storiche, che durante la visita pastorale effettuata nel 1522 dall’arcivescovo di Otranto F. Da Capua che nelpaese erano presenti numerose chiese oggi scomparse, tra di esse ricordiamo quella di S. Maria dei Martiri, di S. Stefano,di S. Maria delle Pozzelle o delle Grazie (con annessa necropoli), della Santissima Trinità e di S. Anastasia: La conformazione morfologica del terreno e la presenza in antichità di piccole grotte e cavità naturali, spiegherebberoil rinvenimento nei tempi passati di numerosi frantoi ipogei (“trappiti” o “trappiteddhi”) in Via S. Leonardo, Via. Boccaccio,Largo. S. Martino, Via Michelangelo ed altre aree del paese. Castrignano dei Greci dal 2011 è gemellato con la città greca di Argostoli (isola di Cefalonia)
Tratto da :comune.castrignanodeigreci.le.it

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