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Giurdignano : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLecce.

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Comune di Giurdignano

Giurdignano turismo:

Giurdignano è un luogo dalle antichissime origini. Frequentato in epoca romana, come testimoniano i resti di una necropoli di età imperiale del II-III secolo dopo Cristo rinvenuta in località Cantalupi, divenne uno dei luoghi d'elezione dei monaci italo-greci che qui hanno lasciato preziosissime testimonianze. In seguito fu un ambito feudo con castello. Nel 1192 Tancredi D'Altavilla, Conte di Lecce e Re di Sicilia infeuda Giurdignano a Niccolò De Noha a cui succede, il figlio Guglielmo che nel 1269 viene privato del feudo da Carlo 1° D'Angiò che lo dona a Erardo Fremi da cui passa nel 1272 a Filippo De Tuzziaco. A lui successe il figlio Ezelino, quest'ultimo morì subito dopo ed i parenti non vollero venire in Italia per prendere possesso dei suoi beni. Per tanto - con regio diploma del 23 gennaio del 1273 - i beni furono devoluti in toto alla Regia Corte. Fu Filippo d'Angiò ad infeudare Giurdignano al suo medico personale Giacomo Pipino, feudo confermato poi da Re Carlo II d'Angiò. Nel 1323 a Giacomo Pipino subentrò Guidone Sambiasi che sposò in prime nozze Filippa di Roberto Cerasoli da cui ebbe sei figli: Letizia, Megalia, Violante, Roberto (che fu Barone di Melpignano e Torchiarolo) Rinaldo, Filippo (che fu Barone di San Vito e Torchiarolo e sposò in seconde nozze, nel 1334, Caterina dell'Antoglietta).
A Guidone succedette Rinaldo che sposò Giovanna di Belloluogo, la loro figlia Antonella vendette infine il feudo, nel 1340 a Giovanni Filippo Santacroce. Nel 1373 Giovanni Filippo vendette Giurdignano a Giacomo Venturi, il quale nel 1349 aveva sposato Antonella Sambiasi. Alla sua morte gli succedette il figlio Leonardo detto "Monaco" il quale sposò Filippa Carmignano, uno dei loro figli, Roberto sposò Elisabetta Dell'Acaya. Fu Giovanni Antonio Orsini del Balzo a sottrarre il feudo ai Venturi per poi cederlo, nel 1439,a Margherita Dell'Acaya che lo acquistò per conto del figlio Buzio De Noha di cui era tutrice. Quest'ultimo ricevette la formale investitura del feudo di Giurdignano dal Re di Napoli Alfonso d'Aragona.
Alla morte di Buzio (27/12/1466) gli succedette il figlio Antonello a cui il feudo fu confermato dalla Regia Corte il 15 settembre 1467. A lui successe il figlio Niccolò avuto dal matrimonio con Antonia di Raffaele Maremonti, la formale investitura avvenne nel 1472. Niccolò Sposò Lucia Maremonti da cui nacque Giovanni Vincenzo che gli succedette. Per poi vendere Giurdignano a Giovanni Paolo Rondachi nel 1555. Il figlio di quest'ultimo Bernardino lo rivendette nel 1564 a Cesare De Ponte con patto de retrovendendo. Il feudo ritornò infatti a Bernardino Rondachi che lo vendette definitivamente nel 1568 a Giovanbattista Matino. Quest'ultimo morì nel 1579 e il feudo di Giurdignano passò al figlio Vittorio che - come risulta dall'atto notarile redatto da Notar Cesare Pandolfo il 2 novembre 1584 - lo vendette per 9.200 ducati di carlini d'argento, ma con patto de retrovendendo, a Scipione Santabarbara.
Nel 1586 il feudo ritornò a Vittorio Matino che lo rivendette definitivamente e libero da ogni patto ad un suo creditore: Giovanni Bernardino Saetta. Non passano nemmeno dieci anni (1598) che Giovanni Bernardino Saetta rivende Giurdignano con patto de retrevendendo a scadenza decennale ad Orazio Vignes Barone di Pisignano. Il Saetta non esercitò il suo diritto de retrovendendo per cui il Barone Vignes vendette il 18 settembre 1597 a Niccolò Prototico per la somma di 6.900 ducati di carlini d'argento. Alla morte di Niccolò il feudo passò al primogenito Francesco che sposò nel 1622, Maria Castriota Scanderberg. Francesco morì l'8 settembre 1662, gli succedette Antonio, uno dei suoi otto figli. Antonio morì il 2 aprile 1680 e gli succedette il primogenito Giuseppe che sposò Eleonora Trane dei Duchi di Corigliano. Delle due figlie Antonia Maddalena gli succedette per poi sposare Carlo Alfarano Capece, Barone di Lucugnano e Conte di Ugento al quale portò in dote il feudo. Fu il secondogenito Antonio a succedere nel feudo, alla morte di quest'ultimo (1777) gli succedette il figlio Francesco. Alla sua morte (1793) gli succedette il figlio Benedetto l'ultimo signore di Giurdignano che si ritrovò nell'epoca dell'eversione dalla feudalità. Ancora Oggi, Giurdignano, conserva alcune delle più antiche tradizioni del Salento.
Tratto da : comunegiurdignano.gov.it

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