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Surbo : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLecce.

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Comune di Surbo

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Di origine medioevale, il feudo di Surbo è documentato per la prima volta in un diploma del normanno Tancredi d'Altavilla datato 1180, in cui il re cede terre e casali al monastero dei Santi Niccolò e Cataldo di Lecce. Tuttavia il territorio circostante fu abitato sin dall'antichità; i ritrovamenti di alcuni oggetti in bronzo (ora conservati presso il Museo nazionale archeologico di Taranto), risalenti alla prima metà del XII secolo a.C., testimonierebbero i contatti tra gli Iapigi e il mondo egeo.
Nel 1190 il casale di Surbo, facente parte della contea di Lecce, viene ceduto da Tancredi alla zia Emma, badessa benedettina del convento di San Giovanni Evangelista in Lecce. Successivamente il potere laico della città di Lecce si rafforzò sempre di più e Surbo divenne feudo dei Sindaci di Lecce fino al XVI secolo. Costituì a tutti gli effetti un "casale de corpore" della città, dalla quale dipendeva amministrativamente ed economicamente.
Dal 1528 si succedono vari feudatari: i Pirro delli Falconi, i Capece. Nel 1643 il feudo di Surbo passa al nobile napoletano Livio Pepe, che lo acquista direttamente dalla Regia Camera. Da questi, intorno alla metà del XVIII secolo, passa ai Severino conti di Pisignano e quindi nel 1757 viene acquistato da Giuseppe Romano di Brindisi.
Nel 1805 subentra la famiglia Patrizi di Brindisi che governò solo per un anno; nel 1806 Giuseppe Bonaparte promulgò le leggi eversive della feudalità con le quali abolì il feudalesimo nel Regno di Napoli.
Tratto da : Wikipedia

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