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Santa Cesarea Terme : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLecce.

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Comune di Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme turismo:

Santa Cesarea Terme si estende su un verde pendio digradante verso il mare. Giungendovi, si rimane immediatamente rapiti dal mare limpido color smeraldo, dal verde delle maestose pinete, dall'incantevole centro abitato caratterizzato da palazzi moreschi (primo fra tutti il pittoresco Palazzo Sticchi), villini signorili e semplici costruzioni moderne tinteggiate di bianco. La scogliera rocciosa, a picco sul mare, ricca di faraglioni e grotte preistoriche, è impreziosita dalla caletta di Porto Miggiano dove, in un tripudio di luce e colore, il mare trasparente bacia la sabbia dorata.
Questo lembo di terra proteso verso oriente era, in un tempo remoto, lussureggiante di giardini e foreste e, come narra Dionigi di Alicarnasso, abitata da gente felice già diciassette generazioni prima dell'incendio che distrusse Troia. Per le ricchezze che la natura aveva generosamente profuso e la facilità con cui poteva essere raggiunta, questa terra fu, nel tempo, meta ambita da gente proveniente da Creta e dalle Isole Egee, da profughi di Troia data alle fiamme e di terre circostanti invase da orde di barbari. Erodoto narra che ciurme di cretesi di ritorno dalla Sicilia dove erano andati a vendicare la morte del Re Minosse e del figlio Dedalo, furono sbattuti dalla tempesta e naufragarono sulla costa salentina. Qui si stabilirono e, accomunandosi con gli abitanti, fondarono colonie messapiche.
Anche il geografo Strabone descrive come i Pelasgi, emigrati dalla Tessaglia, da Creta e dalle Isole Egee, costituirono la Magna Grecia, in quella parte d'Italia, allora denominata Calabria, che comprendeva il Salentum o Salentia. Altre fonti raccontano di scorribande di ciurme arcadiane e di come Idomeneo, sbarcato nei pressi di Lecce, se ne impadronì e sostituì alla lingua messapica la greca. Coloro che di avvicinavano alla costa salentina non potevano non notare quella zona di mare, giallastra e nauseabonda, nel punto in cui sarebbe sorta Santa Cesarea. E' il mito di Ercole a intervenire a dar ragione di questo fenomeno meraviglioso, pauroso, inspiegabile.
La leggenda del semidio è narrata da Omero ed Esiodo, da Aristotele e Strabone, trovò spazio nella Gigantomachia di Claudiano, negli Epigrammata di Pomponio Leto, negli scritti del naturalista Giorgio Agricola, nel De Situ Japigiae del dotto umanista e medico Antonio de Ferrariis, detto il Galateo, da Galatone, suo luogo natìo.
Tratto da comune.santacesareaterme.le.it

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Residence nel Comune di Santa Cesarea Terme Tot: (1)  - 

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Santa Cesarea Terme (Comune)  -  Residence Conchiglia San Giovanni (Residence)  - 

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