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Ugento : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diLecce.

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Comune di Ugento

Ugento turismo:

La moderna cittadina di Ugento si sovrappone in gran parte ad uno dei principali centri messapici della penisola salentina, situato all'estremità meridionale di una serra. L'altura fu già occupata in età protostorica, ma testimonianze sicure di un insediamento si hanno solo a partire dal VI secolo a.C., epoca a cui risalgono due dei più importanti rinvenimenti: lo Zeus di Ugento bronzeo e la tomba dipinta di via Salentina.
Intorno al IX secolo a.C., flussi migratori di probabile origine illirica si stanziarono nella parte meridionale della Puglia e, fondendosi con le popolazioni locali, diedero origine alla civiltà Messapica, di cui Ugento fu uno dei centri urbani più grandi e potenti. Divenne una città-stato con una zecca e un proprio esercito, difesa da poderosa mura. In questa stessa epoca, e poi anche in età romana, Ugento arrivò a disporre di un proprio scalo portuale sullo Ionio, presso Torre San Giovanni.
Durante l'Impero Romano, Ugento entrò a far parte del grande disegno espansionistico di Roma, divenendo municipio alleato. In occasione delle guerre puniche contro Cartagine, cercò di opporsi alleandosi con Annibale, nella vana speranza di riconquistare l'antica autonomia. L'epilogo della guerra in favore di Roma fu pagata a caro prezzo per opera del Console Romano Numerio Fabio Pittore eletto nel 266 a.C., che con le sue legioni attaccò e conquistò la Città. Fu l'ultima città messapica a resistere alle truppe romane. Nell'82 a.C. divenne municipio romano e seguì le sorti dell'impero. A questo periodo risalgono le fondazioni di diversi villaggi nel territorio circostante, quali Paternò, Geminiano (l'attuale Gemini), Varano, Pompignano, ecc.
Tra V e VI secolo, la città fu teatro di diverse invasioni barbariche (Visigoti, Vandali, Eruli, Ostrogoti) che si conclusero nel 545 con la distruzione da parte dei Goti. Subì una seconda distruzione ad opera dei Saraceni nell'842[13]. Ugento risorse grazie all'apporto dato dai monaci basiliani, che contribuirono alla sua ricostruzione in cima all'acropoli. La città assunse la caratteristica fisionomia greca e fu dotata di nuove mura.
Con l'avvento dei Normanni intorno al 1071, il vescovato greco fu nuovamente sostituito da quello latino, anche se le due chiese greca e latina coesistettero per circa due secoli; fu riedificato il castello sulle rovine della fortezza romana e si ebbe un notevole incremento demografico. Verso la fine dell'XI secolo, la città fu infeudata per la prima volta a Pecicco de Trebigne e nel 1195 fu incorporata al principato di Taranto, che Federico Barbarossa concesse al figlio Enrico IV. Diverse furono le casate che si alternarono al governo di Ugento: i D'Aquino, gli Orsini, i Della Ratta, i Del Balzo. Nel 1537 fu nuovamente distrutta dalle truppe di Khayr al-Din Barbarossa. Successivamente passò sotto il controllo dei Pandone, dei Vaaz de Andrata, ed infine dei D'Amore, ultimi feudatari fino all'eversione della feudalità nel 1806.
Tratto da : Wikipedia

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